Renzi e Calenda accelerano sul processo verso il partito unico del Terzo Polo che sarà il più aperto e inclusivo possibile.
Resta ancora tutto aperto e da decidere nel Terzo Polo. Mentre non si avvia il processo però a guidare sarà Calenda. Lo conferma lo stesso leader di Azione ad Agorà su Rai 3 che afferma che “per ora” il partito che nascerà dalla fusione di Azione e Italia Viva “lo guido io” dicendo di presentarsi come segretario. Quanto ha Matteo Renzi, resta “coerente” con la sua scelta di fare un passo indietro. “Non è negli organi della Federazione, fa altro. Da persona molto intelligente dà un contributo molto importante” ha spiegato Calenda.
Non è definito né deciso nemmeno il nome, su cui ancora ci devono lavorare i due leader del Terzo Polo anche perché non può essere una scelta casuale, “il nome è importante”. Calenda ha aggiunto che guiderà il partito insieme a Elena Bonetti poi se in seguito ci saranno altri candidati e “se ci saranno donne che si vogliono candidare sarà un processo aperto e competitivo”.
Il progetto prende forma e in tempi brevi
Stessa linea quella di Matteo Renzi che nella sua Enews scrive: “Daremo i nostri suggerimenti perché il processo” per arrivare al partito unico tra Azione e Italia viva “sia il più aperto e inclusivo possibile”. Il Terzo Polo dopo segni di cedimento ha dato una forte accelerata alla fusione e al partito unico perché si farà e in tempi brevi. “Il progetto del Terzo Polo avanza. Oggi come Italia Viva confermeremo l’impegno verso il partito unico nei tempi proposti da Calenda” ha confermato l’ex premier nella newsletter.
“Passo dopo passo, giorno dopo giorno, evento dopo evento la casa dei riformisti prende forma” afferma entusiasta Renzi che prevede un’opportunità nella deriva massimalista che ha preso il Pd con Elly Schlein e si è detto pronto ad accogliere tutti i riformisti presenti nel partito democratico. Il progetto di creare una terza via che dialoghi con destra e sinistra sia avvia verso la sua costruzione.